Louise Hay: Il Perdono è la Chiave per la Libertà

Chiedo frequentemente ai miei pazienti: “Preferite essere giusti o essere felici?”.

Basandoci sulle percezioni personali, facciamo sempre distinzioni fra chi ha agito correttamente e chi scorrettamente e cerchiamo in ogni modo di giustificare le nostre sensazioni. Desideriamo punire gli altri per quello che ci hanno fatto; tuttavia, siamo sempre e solo noi a perpetuare il circolo vizioso: non ha senso punirci adesso perché qualcuno ci ha fatto del male nel passato! Per liberarci da quest’ultimo, dobbiamo essere disposti a perdonare, anche se non sappiamo come. Perdonare significa liberarci dai sentimenti negativi; se non lo facciamo, distruggiamo noi stessi.

Indipendentemente dalla via scelta, ci accorgeremo che il perdono ha estremo valore in ogni occasione e, soprattutto, se siamo malati: in questo caso è bene guardarci attorno e scoprire chi dobbiamo perdonare. In genere, la persona che meno riteniamo meriti il nostro perdono, è quella che dovrà riceverlo per prima, se non agiamo in tal modo, non danneggiamo certo l’altro, bensì noi stessi ed anche gravemente: il problema è nostro, non suo.

Il rancore e la sofferenza che avvertiamo associati al perdono riguardano noi, non gli altri; in quest’ottica è bene ripeterci di essere totalmente disponibili a perdonare tutti:

“Sono disposto a liberarmi dal passato, a perdonare tutti quelli che mi hanno fatto del male e dunque me stesso, per quello che ho fatto agli altri”.

Dobbiamo perdonare qualsiasi persona che ci abbia ferito nella vita, benedirla liberandoci di tale schema negativo.

Non sarei arrivata dove sono se non avessi perdonato tutti quelli che mi hanno fatto del male; oggi non desidero più punirmi per quello che gli altri mi hanno fatto nel passato. Non dico che ciò sia facile; a cose fatte, tuttavia, posso guardare indietro e affermare con certezza di essermi liberata di questa negatività.

Quando gli altri ci spogliano di qualcosa a cui teniamo, ricordiamo sempre che nessuno può sottrarci ciò che ci appartiene di diritto: anche se qualcosa ci viene portata via, ci verrà restituita al momento giusto e, se questo non si verifica, significa che in realtà non ci spettava. In tal caso dovremmo accettare il fatto e proseguire la nostra vita.

Per essere liberi, dobbiamo liberarci di ogni rancore ipocrita e di ogni autocommiserazione: crogiolandoci in essi, non faremo mai alcun progresso; se vogliamo possedere l’energia, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e affrontare i problemi.

Per un istante proviamo a chiudere gli occhi e a immaginare un ruscello che scorre gorgogliante davanti a noi: prendiamo quindi le vecchie esperienze dolorose, le ferite, i rancori e immergiamoli nell’acqua osservandoli mentre vengono trascinati dalla corrente. Ripetiamo questo esercizio il più frequentemente possibile.

Tratto dal libro di Louise Hay “Il Potere è in Te

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