Noi veniamo dall’amore e desideriamo tornare a quello stato paradisiaco anche qui sulla terra. Cito le sagge parole di Emerson: “Amore è il nostro termine più elevato ed è sinonimo di Dio”. In altre parole, se viviamo nell’amore, viviamo in Dio. Se Dio è amore e non può essere altro che ciò che è, e noi desideriamo dialogare con Lui, mi pare che, o ci avviciniamo a Lui con amore, oppure stiamo soltanto perdendo tempo. Dio non può rispondere e non risponderà a richieste prive d’amore.
Preghiere prive d’amore che hanno origine dall’arroganza, dall’odio o dalla paura, sono opere dell’ego, perciò non troveranno risposta. Anzi, non saranno neppure ascoltate. Il messaggio di Dio è di amare tutti, senza eccezione, e solo così potremo essere in armonia vibrazionale con Lui. Come ci dice la Bibbia: “Siamo membra gli uni degli altri” (Ef. 4:25); e ancora: “Che ogni cosa che facciamo sia fatta nella carità”(7cor.16:14).
Se ci rivolgiamo a Dio per avere la Sua guida e il Suo aiuto in qualsiasi cosa che riguardi la nostra vita, è bene che lo facciamo dalla prospettiva del perdono verso tutti coloro che crediamo ci abbiano fatto del male e verso noi stessi. Pensateci: come possiamo aspettarci che Dio ascolti una nostra richiesta di aiuto quando abbiamo l’odio nel cuore?
Dio conosce solo l’amore. Qualunque sia la nostra religione, quando vogliamo dialogare con la nostra Sorgente d’Essere dobbiamo farlo senza malizia né odio nel cuore. In questo modo, sposteremo la nostra energia vibrazionale su una frequenza che è in armonia con la più elevata vibrazione dell’Universo e che, naturalmente, è quella dello Spirito. È ciò che San Francesco ci insegna con tanta semplicità: “Dove c’è odio, seminiamo amore”.
L’amore e il perdono attiveranno a loro volta le forze sopite di cui ho parlato nei primi capitoli del libro – ovvero le persone e gli eventi giusti si materializzeranno con perfetta sincronia. Questo accade perché siamo nello Spirito e sappiamo che Dio può aiutarci se operiamo con amore e perdono.
Come disse una volta Martin Luther King: “Dobbiamo sviluppare e mantenere la capacità di perdonare. Colui che è privo di questo potere è privo del potere di amare”. Mi pare che questa frase dica tutto. Quindi nei momenti privati e silenziosi della preghiera in cui chiedete aiuto a Dio, non chiedeteGli di aiutarvi a sconfiggere gli altri; piuttosto, rivolgeteGli questa preghiera:
“O Dio, fa’ di me uno strumento del Tuo amore. Voglio essere come te. Ho perdonato gli altri, e ho perdonato me stesso”.
E ricordate che non ci può essere perdono senza amore e senza amore non è possibile essere ascoltati da Dio.
Tratto dal libro La Voce dell’Ispirazione di Wayne Dyer
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